Vi erano due banchi, segnati, tagliuzzati e pieni di macchie di inchiostro; una piccola cattedra di legno di abete, issata su quattro gambe, davanti alla quale, senza dubbio, stava il maestro; alcuni libri con gli angoli spiegazzati su un altro scaffale e, accanto a essi, una collezione varia di trottole, palle, aquiloni, lenze, palline, mele addentate e altri oggetti confiscati ai ragazzi pigri. (cap.24, pag.248-249)
NOTA: In queste righe compaiono diversi oggetti caratteristici della gioventù ottocentesca, oggetti che, però, talvolta venivano utilizzati anche in esperimenti di tutt'altra natura dagli scienziati, come ad esempio l'aquilone, ampiamente impiegato nello studio dei temporali e della elettricità statica.
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