sabato 5 aprile 2014

Strade e ferrovie

Ho preso questa abitudine insensibilimente, sia perchè comoda per la mia infermità, sia perchè mi offre ancor più l'occasione di riflettere sul carattere e sulle occupazioni della gente che affolla le strade. (cap.1, pag.53)






Tutto era troppo vero e familiare: la stesa successione di angoli di strade, le stesse case, lo stesso viavai di gente che correva fianco a fianco sul marciapiede in direzioni opposte, lo stesso trambusto di carri e vetture in strada, gli stessi oggetti ben noti nelle vetrine, una regolarità nel rumore stesso e enella fretta, che nessun sogno aveva mai rappresentato. (cap.60, pag.531)

La folla passava frettolosa in due oppposte correnti, senza accennar mai a finire nè a esaurirsi, intenta alle proprie faccende e pensando ai propri affari,senza essere disturbata dallo strepito dei carri e dei furgoni carichi di merci rimbombanti, dallo scalpiccio dei cavalli, che sdrucciolavano sul lastrico umido e fangoso, dallo scroscio della pioggia sulle finestre e sugli ombrelli, dagli spintoni dei passanti più impazienti e da tutto il chiasso e il frastuono di una strada affollata nell'ora del più intenso traffico. (cap.44, pag.401)

 Erano partiti dalla città di notta; nessuno li aveva visti allontanarsi; nessuno li aveva incontrati lungo la strada; nessun conducente di diligenza, di carri nè di furgoni aveva visto viaggiatori che rispondessero ai loro connotati; a nessuno era capitato di imbattersi nei due viandanti nè di sentirne parlare. (cap.48, pag.440)
 
NOTA: Il periodo in cui la vicenda è ambientata vede una rivoluzione anche nei trasporti, con la costruzione di una rete stradale di importanti dimensioni, ferrovie e ponti.



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