Riscuoteva gli affitti di interi agglomerati di vie e di vicoli sordidi lungo le rive del Tamigi; prestava denari ai marinai e al basso personale del naviglio mercantile; aveva una compartecipazione in certe imprese di palombari dell'India; fumava sigari di contrabbando proprio sotto il naso dei doganieri e, quasi ogni giorno, aveva appuntamenti alla Borsa con uomini in cilindro e finanziera. (cap.4, pag.82)
Questo è un nuotatore, un palombaro, Dio ce ne scampi! (cap.52, pag.474)
NOTA: la tecnologia dell'attrezzatura da palombaro venne inventata nella prima metà del XIX secolo, proprio nel periodo in cui è ambientato il romanzo.
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